Nuova Impresa – Piccoli Comuni e Frazioni

🟢 BANDO APERTO
Soggetti beneficiari
- Nuove imprese (sede legale e operativa) iscritte al Registro delle imprese e attive dal 1° gennaio 2025
- Imprese che hanno aperto una nuova unità locale (sede operativa) attiva dal 1° gennaio 2025.
La nuova impresa / unità locale deve esercitare un’attività prevalente di commercio al dettaglio in sede fissa di prodotti alimentari e generi di prima necessità in uno dei piccoli Comuni e nelle frazioni di tutti i Comuni della Lombardia, che ne erano sprovvisti da almeno sei mesi.
I codici ATECO ammissibili sono:
- 47.11 + 47.11.0: Commercio al dettaglio non specializzato con prevalenza di prodotti alimentari, bevande o tabacchi;
- 47.11.01: Commercio al dettaglio non specializzato con prevalenza di prodotti alimentari surgelati;
- 47.11.02: Commercio al dettaglio non specializzato con prevalenza di altri prodotti alimentari, bevande o tabacchi;
- 47.21 + 47.21.0: Commercio al dettaglio di frutta e verdura;
- 47.21.01: Commercio al dettaglio di frutta e verdura fresca;
- 47.21.02: Commercio al dettaglio di frutta e verdura secca e conservata;
- 47.22 + 47.22.0 + 47.22.00: Commercio al dettaglio di carne e di prodotti a base di carne;
- 47.23 + 47.23.0 + 47.23.00: Commercio al dettaglio di pesce, crostacei e molluschi;
- 47.24: Commercio al dettaglio di pane, pasticceria e dolciumi;
- 47.24.1 + 47.24.10: Commercio al dettaglio di pane;
- 47.24.2 + 47.24.20: Commercio al dettaglio di pasticceria e dolciumi;
- 47.27 Commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari;
- 47.27.1 + 47.27.10: Commercio al dettaglio di latte e prodotti lattiero-caseari;
- 47.27.9 + 47.27.90: Commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari n.c.a.
La dotazione finanziaria complessiva è pari a € 5.560.000
L’agevolazione
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 80% della spesa ritenuta ammissibile e comunque fino a un massimo di € 40.000.
L’agevolazione è concessa a fronte di un budget di spesa composto da spese in conto capitale e da spese di parte corrente, queste ultime non potranno superare il 20% del costo totale del progetto.
Possono essere presentate anche domande di contributo che prevedano esclusivamente spese in conto capitale.
I progetti dovranno prevedere un investimento minimo di € 3.000.
Spese ammissibili
Sono ammissibili esclusivamente le spese per l’avvio della nuova attività (impresa o unità locale) sostenute dopo il 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025
Spese in conto capitale ammissibili:
a) acquisto di beni strumentali/macchinari/attrezzature/arredi nuovi, incluse le spese per il montaggio/trasporto/manodopera e realizzazione di strutture, anche in muratura, strettamente collegate.
b) spese di ristrutturazione ed impianti di sicurezza, serramenti, vetrine, porte blindate, sanitari, tende da sole, porte da interno solo se l’immobile in cui ha sede l’unità locale è di proprietà di un ente pubblico o del beneficiario stesso;
c) acquisto di software gestionale, (contratti di licenze annuali) professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale, nella misura massima del 60% della spesa totale di progetto;
d) acquisto di hardware nuovo;
e) registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità.
Spese in conto corrente ammissibili:
f) onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa;
g) onorari per prestazioni e consulenze relative all’avvio d’impresa, nei seguenti ambiti: 1. marketing e comunicazione; 2. logistica; 3. produzione; 4. personale, organizzazione, sistemi informativi e gestione di impresa; 5. contrattualistica; 6. contabilità e fiscalità;
h) spese relative alle consulenze specialistiche legate alla registrazione e allo sviluppo di marchi e brevetti, nonché per le certificazioni di qualità di cui alla relativa voce di spesa in conto capitale;
i) canoni di locazione della sede operativa della nuova impresa;
j) sviluppo di un piano di comunicazione (progettazione del logo aziendale, progettazione e realizzazione sito internet, registrazione del dominio, progettazione piano di lancio dell’attività);
k) strumenti di comunicazione e promozione (es. messaggi pubblicitari su radio, TV, cartellonistica, social network, banner su siti di terzi, Google Ads, spese per materiali pubblicitari);
l) spese generali riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 7% dei costi di cui ai punti da a) a k).